Ormai ero single da qualche anno, assolutamente convinta della mia scelta dopo che la storia della mia vita si era conclusa.

Storia durata anni, con tutti i presupposti e i progetti futuri del caso,storia che sul più bello a due passi dalla tanto attesa convivenza si concluse con un suo:

“Io ti amo ma questa non è la vita per me”

Gli uomini… e chi li capirà mai; un’attimo prima sei la donna della loro vita e l’attimo dopo non si ricordano più neanche come ti chiami!

Ma da certi avvenimenti si impara molto, il dolore insegna e ci fa crescere ed è proprio questo quello che decisi di fare:

Tutto quel dolore non sarebbe stato vano! Volevo che almeno mi fosse utile a qualcosa e lo è stato.

Mesi a crogiolarmi nel mio dolore, notti insonni e il cuscino bagnato di lacrime e sempre la stessa domanda “Perché?”

Mi meritavo tutto questo dolore forse? Cosa c’era di sbagliato in me? Perché stava succedendo proprio a me?

Non trovavo risposte

Allora mi dissi

“Forse sto sbagliando la domanda”….

è così che è nata la domanda “giusta”:

“cosa ho bisogno d’imparare da tutto questo?”

Ho capito molte cose su me stessa da quel giorno: ho lavorato per diventare una persona migliore per me e per coloro che mi stanno accanto, una persona di cui andare fiera, una di quelle persone sincere, che non si vergogna di ciò che è, che s’impegna in tutto ciò che fa, che lo fa sempre con entusiasmo e che ha sempre un sorriso pronto per tutti.

Il detto è “Ciò che non ti uccide ti fortifica”

Non ci credevo, invece dopo tanto dolore quel momento era arrivato. Mi sentivo di nuovo forte e sicura di me, molto più di quanto lo fossi mai stata e con nuovi obbiettivi nella vita convinta ad andare avanti anche senza di lui. E così è stato.

Ce l’ho fatta. Non avevo bisogno di nessun uomo.